"Sogniamo un mondo senza più violenza, un mondo di giustizia e di speranza. Ognuno dia la mano al suo vicino, simbolo di pace e di fraternità"
The Prayer - Andrea Bocelli & Celine Dion

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mercoledì 4 dicembre 2013

Mentre il mondo cade a pezzi..

Questa esperienza mi sta davvero facendo aprire gli occhi. Vedo il mondo con una nuova visuale.
Mi rendo conto di quanto sia meraviglioso, differente da parte a parte per usi e costumi, modi di fare, paesaggi, ma anche di quanto sia allo stesso tempo imbecille e crudele.

Certo, io mi trovo solo in Canada e, benché abbia viaggiato parecchio, sicuramente non conosco tutti i paesi del mondo; però i miei viaggi, questa esperienza e la testimonianza di quella di tutti gli altri exchange students italiani sparsi per la Terra, hanno allargato i miei orizzonti.

Mi rendo conto che mentre una parte del globo si preoccupa di scegliere se guardare "The voice" o "X Factor", l'altra metà si chiede se domani, o la prossima settimana, avrà ancora la possibilità di mangiare.
Mentre una parte dell'Italia si chiede se a Sanremo avremo Fabio Fazio o Pippo Baudo, un'altra si tormenta pensando che non riuscirà mai a pagare i debiti se non trova un lavoro.
Mentre un bambino si lamenta perchè la maestra gli ha assegnato troppi esercizi da svolgere, un altro spera di arrivare a scuola senza saltare in aria a causa di una mina. 

Qual è la cosa peggiore in tutto questo? Forse che un giornale preferisce mettere in pagina la nuova vincitrice del titolo di Miss Universo anziché scrivere che l'Occidente produce il doppio del cibo di cui ha bisogno per poi buttare ciò che non utilizza. Non si dice che in una normale famiglia si spreca ogni settimana la quantità di cibo necessaria a sfamare quella comunità di orfani in Sierra Leone. Non si parla del fatto che sarebbe molto più facile (e più sicuro) finanziare la produzione di energia con fonti rinnovabili come sole e vento, piuttosto che mettere in pericolo la vita del nostro pianeta e ritrovarci a pescare pesci a tre teste a causa delle centrali nucleari.

E questo perchè? Perchè è molto più facile vincere un gioco quando ci sono due persone che conoscono le regole e altre mille che non sanno nemmeno di poter partecipare. Perchè le persone che stanno bene non possono rischiare di esporre al pericolo il loro posteriore. Perchè chi comprende ha paura di parlare oppure pensa "Se sono solo io, che differenza posso fare?", però è proprio così che non si potrà mai andare avanti.
Non siamo stupidi, o almeno non tutti, ma siamo pigri e timorosi.
Non siamo capaci più di indignarci se un padre di famiglia si suicida perchè non riesce ad arrivare alla fine del mese o se un altro stupra una ragazza e poi la uccide, perchè ormai è tutto "normale", all'ordine del giorno. Come è normale accendere la tv per ascoltare il telegiornale e apprendere di nuovi morti sul posto di lavoro, di ragazzi che si ubriacano e poi investono una coppia di vecchietti, oppure di politici che non sono in grado di enunciare il primo articolo della Costituzione Italiana ma in compenso hanno il tempo di trovarsi in un qualunque talk show a parlare uno sopra l'altro non facendoci nemmeno comprendere di cosa stiano discutendo.

Sarebbe già un grande passo in avanti se fossimo tutti un po' più informati su ciò che accade realmente nel mondo, su ciò che possiamo fare nel nostro piccolo per migliorare la situazione, non per essere degli eroi o recitare da tali, semplicemente per essere civili cittadini del mondo e vivere nel rispetto di chi o cosa ci circonda.


Ovviamente questa è solo l'opinione di una diciassettenne che fino a un paio di mesi fa si metteva a piangere se il suo tennista preferito perdeva la finale di un torneo. Vi parlo da ignorante quale sono, forse solo un po' più consapevole di prima.
Però rifletteteci un poco anche voi e soprattutto provate ad andare oltre.


P.S. Dopo tre mesi passati qui comincio ad avere più certezze con il francese che con l'italiano, perdonatemi se ho fatto qualche errore o se scrivo da mezza analfabeta. 

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