In questo post mi impegnerò per far uscire tutta la dolcezza nascosta in me da (quasi) diciotto anni a questa parte, perché non parlerò di me, ma di una delle tre persone più importanti della mia vita.
Che dire di te papà, definirti come una persona meravigliosa non è di certo abbastanza e anche se volessi usare questo termine dovrei spiegare il perché.
Sei meraviglioso perché sei la persona più generosa e buona che io conosca. Potrebbe anche crollarti il mondo addosso, ma prima di preoccuparti per te, ti occupi della mamma, di me, della Isa.
Hai una pazienza infinita con tutto e tutti, ci vuole davvero tanto prima di poterti vedere arrabbiato.
Sei meraviglioso perché sei spiritoso e lo sai essere sempre e a modo tuo; sai prendere le cose con leggerezza ma non alla leggera; c'è differenza tra le due cose, ma solo tu riesci a comprendere quel confine così sottile.
Sei meraviglioso perché sai come parlare alla gente; non sei il tipo che attira l'attenzione su di se, ma quando parli, sai come esprimerti e farti capire, anche grazie alla tua estrema gentilezza.
Sei meraviglioso perché sopporti me e tutte le mie paure insensate, perché mi riporti alla ragione quando perdo la testa con le mie ansie, perché non mi hai fatto mai mancare niente nella vita.
Sei meraviglioso perché anche quando la tua giornata comincia alle sei di mattina e finisce alle undici di sera, quando torni a casa ti metti a studiare con me matematica, fisica, scienze e riesci a farmi comprendere tutto, meglio di qualsiasi professore.
Sei meraviglioso perché sei dolce e anche quando non parli, dai tuoi occhi traspare l'amore che provi per la mamma, per me, per Elisa.
Sei meraviglioso quando prendi la chitarra e cominci a cantare "La luce dell'est", lo sei quando ti metti a parlare con Seclì cinque minuti dopo aver detto a me e alla mamma "Ma perché parlate con il cane? Tanto non capisce".
E ora finirò con due frasi che mi rendono felice ogni volta che mi passano per la mente.
La prima è: "Tu ti dovrai preoccupare di qualcosa solo quando vedrai me e la mamma preoccupati".
La seconda l'hai detta alla mamma il 10 ottobre 2010, quando in seguito all'infarto l'ambulanza era arrivata a casa per portarti all'ospedale. Anche in quel caso, il tuo spirito non ti ha abbandonato e vedendo la mamma così preoccupata hai sdrammatizzato dicendo: "Beh, però sarebbe stato un bel giorno per morire il 10/10/10".
Tanti auguri papà, non saprei come fare se non ci fossi tu.